Red Zone: verso la zona rossa. Aziende aiutate dalla digital experience
Da lunedì prossimo con buona probabilità scatteranno i provvedimenti restringenti della Zona Rossa in Veneto e anche in molte regioni d’Italia. Il virus ci ha ormai insegnato e quasi abituato a convivere con queste alternanze di colori: Giallo, Arancione e Rosso. Sempre con l’auspicio che non torniamo al Lockdown totale come l’anno scorso.
La nostra libertà di movimento è così limitata al minimo indispensabile dando il via ad un utilizzo sempre più crescente dei media digitali. Socials, e-commerce e piattaforme streaming sono diventate ormai di utilizzo quotidiano portando l’età media di utilizzo degli strumenti digitali sempre più crescente. Anche le persone che non erano abituate all’utilizzo del web oggi si stanno abituando facendolo diventare compagno di vita e strumento di evasione per una vita “quasi normale”.
Attività commerciali
Tema molto sentito è quello dell’attività commerciali. Le attività commerciali dedite al food and beverage (ristoranti, bar e pasticcerie per capirci) sono state già quasi azzerata in zona arancio, sopravvivono e crescono grazie alla consegna a domicilio consentita fino alle 22 . Per i bar l’asporto è consentito esclusivamente fino alle 18.
La zona rossa cancella tutte le attività inerenti i servizi alla persona tranne lavanderie e pompe funebri quindi per un po’ dovremmo arrangiarci e salutare estetiste e parrucchieri. In zona rossa poi più smart working possibile per tutti.
Smartworking, delivery ci costringeranno a stare sempre più connessi.
Digital experience. Digitalizzazione 4.0
Parte integrante del “decreto Scostamento” e dell’ultima legge di bilancio approvata, la Digitalizzaizione 4.0 premia le aziende e le attività commerciali che nel corso del 2020, da novembre 2020 per esattezza, hanno investito per la digitalizzazione piuttosto dell’investimento in beni strumentali con un credito di imposta “maggiorato”. Il credito d’imposta per i beni strumentali materiali digitali (ex iperammortamento) vedrà confermata la maggiorazione al 50% anche nel 2022, e non solo per il 2021, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni (fruizione del credito in tre quote). Per i beni strumentali immateriali 4.0, principalmente i software, l’aliquota salirà al 25% dal 20% previsto dalla manovra (per il 2021 e 2022, con fruizione in tre quote). Cambierà anche l’agevolazione per i software di base, non 4.0, che salirà dal 10 al 15% al pari dei dispositivi per lo smart working, sia per il 2021 sia per il 2022 con massimale a 1 milione di euro. (fonte Sole24ore: 6 gennaio 2021)
La Digitalizzazione sembra dunque uno dei cambiamenti più apprezzati e più strategici che un’imprenditore dovrebbe affrontare per traghettare e salvare la propria attività commerciale. L’esperienza digitale è sempre più parte integrante della nostra vita.
Nuovi contenuti digitali, curati nella loro qualità e con capacità attrattiva diventano nuovi strumenti essenziali per poter Vendere. L’utente sempre più connesso tende ad “annoiarsi” sfogliando ripetutamente le pagine dei social ed il tempo di lettura si abbassa sempre più per post quasi vicino al secondo di permanenza. Va da se che solo i contenuti più interessanti vengono premiati con un maggiore interesse e questo può, con buona probabilità concludersi con una vendita.
Servizi avanzati per aziende 4.0
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